Ecco perché non esiste estate senza pantaloncini di lino
Noi uomini siamo creature semplici: quando arrivano i trenta gradi e i pantaloni chino ci fanno la sauna, passiamo al lino. E mica a capi qualsiasi, eh – a roba di buona qualità che segua i nostri movimenti.
Il cotone ci si incolla alle gambe, mentre il lino respira, rilassa, s’ammorbidisce a ogni lavaggio… è un tessuto che migliora con l'età – cosa che non si può dire della maggior parte dei capi che abbiamo nel guardaroba...
Tutti ne abbiamo un paio. Blu marino, coulisse in vita, appena sopra il ginocchio... Sono stati in bar sulla spiaggia, terrazze, e innumerevoli volte al locale sotto casa. Sono più belli adesso di quando li abbiamo comprati. Ah, la magia del lino…
Possiamo metterli con una polo sbiadita e scarpe da ginnastica per andare al mercato il sabato mattina, o magari con una camicia (anche lei di lino!) e sandali di pelle quando vediamo gli amici per l'aperitivo.
Una volta vissuta un’estate coi pantaloncini di lino giusti, non potremo più tornare indietro. Diciamocelo: non sono meri capi d’abbigliamento, ma una vera e propria attrezzatura di sopravvivenza! Insomma, che altro si può fare col caldo?